Quando la pietra antica s’illumina di poesia
Lucia Lucente

Nel cuore dell’estate florense, San Giovanni in Fiore si appresta a vivere una notte, che si annuncia come un incanto inciso nella trama del tempo: martedì 5 agosto, alle ore 21.30, l’Abbazia Florense, augusta custode di storia millenaria,si vestirà di luce, in occasione della cerimonia inaugurale del restauro e della nuova illuminazione artistica.
È un evento, che travalica la semplice celebrazione architettonica: una liturgia laica e poetica, un rito notturno, in cui le pietre secolari evocheranno le ombre di Gioacchino da Fiore ed i suoi mistici silenzi.
A guidare la serata sarà la Compagnia dei Folli di Ascoli Piceno, acclamata formazione di teatro urbano, tra le più prestigiose del panorama internazionale, che, da anni, incanta platee con spettacoli sospesi tra sogno e vertigine. Gli attori, simil
figure evocate da un manoscritto medioevale e gli acrobati, a guisa di spiriti danzanti nell’ aria, intrecceranno il cammino degli spettatori in un viaggio onirico tra trampoli, fuochi, luci e visioni.
Accanto a loro, a scandire i battiti del cuore collettivo, risuoneranno le note vibranti della Salento Funk Orchestra, ensemble di musicisti itineranti che, come menestrelli moderni, guideranno il pubblico dal portale della Chiesa fino alla facciata maestosa dell’Abbazia, con sonorità, che fondono l’energia del funk con la passione del Sud.
Il momento culminante sarà la prima accensione della nuova illuminazione artistica: la luce, plasmata con sapienza, non sarà mero ornamento, ma narrazione luminosa, capace di restituire dignità alla pietra e il respiro del sacro. In quel preciso istante, l’Abbazia più che mai, non sarà soltanto un monumento: si trasfigurerà in presenza viva, sentinella del tempo e custode dell’anima collettiva.
Sotto il cielo di agosto, tra le montagne imponenti, che vegliano e i silenzi che raccontano, La Notte dell’Abbazia si offrirà come un’esperienza sospesa tra arte e memoria, tra sogno e materia, tra ciò che eravamo e ciò che ancora, ostinatamente, vogliamo essere: una comunità, che onora la bellezza, la sua storia, le sue tradizioni.


