Secondo la tradizione popolare, un’ annata di vespe è ricca di precipitazioni nevose
Lucia Lucente

Dopo anni caratterizzati da scarse precipitazioni e un inverno passato, in cui le
montagne sono rimaste tristemente spoglie di neve, la Sila torna finalmente a brillare come un tempo, ricoperta da un candido manto, che ne esalta la bellezza. Le recenti nevicate hanno trasformato l’altopiano calabrese in uno scenario incantevole, accendendo l’entusiasmo negli abitanti e nei visitatori. Le vette di Monte Curcio e Monte Botte Donato sono state rivestite da oltre quaranta centimetri di neve, offrendo condizioni perfette per gli amanti degli sport invernali. Gli impianti di risalita di Lorica sono pronti ad accogliere sciatori e snowboarder ansiosi di scendere lungo le piste.
Natale, quest’ anno, ha rispettato gli stereotipi tradizionali: freddo intenso e neve fino a quote collinari. Questo evento meteorologico ha riportato in vita tradizioni e usanze , che rischiavano di essere dimenticate, rinnovando l’atmosfera magica nelle comunità locali.
La Sila, con le sue foreste secolari e i panorami mozzafiato, si veste ora di una bellezza unica e struggente. Le candide distese di neve si fondono con il silenzio dei boschi, mentre i borghi, gioielli incastonati tra le montagne, raccontano storie dimenticate dal tempo. È un luogo in cui la natura si fa poesia e l’inverno sussurra il suo incanto a chi sa ascoltare.
Inoltre, dal 29 al 31 dicembre 2024, il pittoresco borgo montano di Camigliatello Silano ospiterà il Sila Festival, un evento che celebra i prodotti tipici locali come leva per lo sviluppo economico e sociale del territorio calabrese. Durante i tre giorni del festival, le strade di Camigliatello Silano saranno animate da conferenze, mercati contadini, cooking show, stand enogastronomici e spettacoli dal vivo, offrendo ai visitatori un’esperienza unica, ricca di cultura, gastronomia e altre attrattive turistiche.
Questo ritorno della neve non è soltanto un balsamo rigenerante per il turismo locale, ma si erge come un messaggero di promesse per gli anni a venire, che si spera possano continuare a donare simili prodigi naturali. La Sila, avvolta dalla candida coltre, si trasfigura in un regno di bellezza inviolata, un santuario, che invita l’animo a riscoprire la grazia delle piccole cose, a lasciarsi rapire dall’incanto della natura e a vivere, con meraviglia e pienezza, la magia senza tempo del Natale.
Che sia per una discesa sugli sci, una passeggiata tra i boschi innevati o, semplicemente, per ammirare il panorama, la Sila offre in questo periodo un’esperienza indimenticabile, un abbraccio che scalda il cuore e l’anima.
A tutti gli amanti degli sport invernali, ma anche a coloro che ,semplicemente, amano una Natura selvaggia e incontaminata, un invito a recarsi in questi luoghi unici al mondo, non dimenticando la nostra superba abbazia florense, che , innevata subisce , ancor più, il fascino della sua storia e tradizione!

