Nei giovani calciatori è fondamentale l’acquisizione della tecnica individuale, avvalendosi dell’aspetto psicologico, pedagogico e psicomotorio dell’atleta, per raggiungere ottimi risultati.

Dai 6 ai 10 anni essendoci un rallentamento della crescita staturale (altezza) e un aumento ponderale (peso) i giovani calciatori presentano delle difficoltà motorie, tutto questo può incidere sulla loro personalità.

Bisogna essere molto creativi e motivare le esercitazioni per ottenere il meglio e non frustare i ragazzi con frasi offensive. Altro aspetto è quello pedagogico, dove il modo di ragionare dei ragazzi è più logico, l’intervento dell’istruttore deve avvenire con obiettivi mirati con un feed-back di ritorno che ne regolano l’apprendimento.

L’apprendimento psicomotorio deve essere invece, definito entro il dodicesimo anno di età, anche qui ci sono dei cambiamenti dovuti alla crescita.

I ragazzi utilizzano il proprio corpo nello spazio e nel tempo con i propri ritmi, per cui si possono eseguire esercitazioni con stop della palla da fermo o in movimento o con un tiro orientato, in seguito si terrà conto di un maggiore ritmo di esecuzione.

Nell’apprendimento di un gesto tecnico si può intervenire sia analiticamente, sia globalmente, utilizzando una progressione didattica, variando spesso le esercitazioni.

Avere dell’informazione per come avviene, la crescita dei ragazzi nelle varie fasce di età può determinare una migliore programmazione con esercitazioni facilitate, senza causare danni psicologici ai ragazzi.