La crescita calcistica di un giovane calciatore inizia dalla categoria piccoli amici, un periodo molto importante per gettare le basi e costruire un futuro non solo di calcio ma di comportamenti validi, che sono messi in atto durante tutto il percorso calcistico.

L’istruttore deve avere caratteristiche ben precise, non solo deve essere una persona specializzata con tanto di laurea in scienze motorie, ma deve avere anche tanta passione.

L’istruttore deve avere la capacità di coinvolgere i nuovi arrivati con giochi semplici e di facile esecuzione, evitando esercitazioni di situazioni.

Ai piccoli amici bisogna presentarsi sempre con il sorriso e farli sentire sempre importanti, stimolarli in tutte le loro giocate e farli divertire.

Bisogna coinvolgere tutti i bambini anche quelli meno capaci, altrimenti alla prossima seduta di allenamento, difficilmente torneranno volentieri.

In questa fascia di età i bambini si affacciano al mondo del calcio senza avere condizionamenti specialmente da parte dei genitori di vincere le partite.

C’è la necessità di organizzare gli allenamenti, occupando il tempo a disposizione con esercitazioni valide, con attività ludiche, programmare mensilmente il lavoro senza improvvisare.

Ricordiamo com’è stato ripetuto più volte, questa è l’età d’oro per migliorare le capacità coordinative, attraverso il contatto della palla si possono migliorare le capacità tecniche, conduzione della palla etc., con mini partita si può migliorare la tattica.

Vanno inserite nelle sedute di allenamento esercizi con staffette tecniche coordinative, giochi come la preda e il cacciatore, ruba la coda, la palla che vola, butta fuori etc.