SAN GIOVANNI IN FIORE-  Antonio Nicoletti, con un pubblico comunicato, a seguito della richiesta (questa) dei deputati 5stelle di revocare la gara delle strisce blu, prova a fare chiarezza.

“Potrei evitare – esordisce Nicoletti – visto che non ricopro cariche istituzionali, ma poiché questo processo ha preso forma in un periodo cui ero assessore di Fiore.

Ecco i punti di chiarimento di Nicoletti:

” 1. Non si può parlare/scrivere di un argomento simile senza conoscere i fatti, specie se a farlo sono membri di opposizione politica locale e ancor più parlamentari della Repubblica Italiana.
2. Questa amministrazione, legittimata dal popolo nel maggio 2015, ha ritenuto opportuno istituire dei parcheggi a strisce blu in città per una serie di motivi ritenuti consoni sotto l’aspetto politico.
Possono piacere o meno, ma non vedo nulla di illegale: i futuri amministratori potranno cambiare rotta!
3. I tanto chiacchierati 576.000 non sono dei costi che deve sostenere il Comune per il servizio. È il valore presunto del bando di gara. Da tutto ciò per il Comune ne deriveranno solo introiti sotto forma di percentuale sulle entrate dei ticket di sosta e verbali di infrazione che si emanano.
4. I lavoratori di cui alla Legge regionale 15/2008 non potevano essere utilizzati poiché non hanno rapporto organico con l’Ente.
5. Il servizio in house non poteva essere avviato a causa dei costi da sostenere per l’avvio dello stesso.
6. L’assegnazione in argomento reca la firma dell’allora responsabile della polizia municipale, che però non apparteneva al corpo dei Vigili urbani ed era all’epoca dirigente del servizio Tributi del Comune di San Giovanni in Fiore. Niente di irregolare!- il nostro non è un comando bensì un servizio, di cui la dottoressa in questione era facente funzione.
7. Si tratta di un atto di gestione su cui si determina la Giunta e non il Consiglio”.

“Bello il confronto, le critiche, gli attacchi frontali, ma quando si tratta di analisi ed esternazioni fondate inesattezze e illazioni gravi mi viene da chiedervi – conclude Nicoletti – : siete ignoranti o in mala fede?”