Di solito è facile leggere di cani, gatti, uccelli ed altri animali tratti in salvo perché in stato di sofferenza o peggio perché feriti. In questi giorni a San Giovanni in Fiore sono stati fatti due particolari interventi, per dei versi insoliti, ma di sicuro non meno importanti rispetto a tanti altri che magari fanno più notizia. Il primo è stato realizzato nel quartiere Olivaro, dove il proprietario di un magazzino, ha notato un enorme sciame di api ad un muretto sito tra l’altro in prossimità di un’attività commerciale regolarmente aperta al pubblico in quanto tra quelle consentite dalla legislazione in materia di emergenza covid-19. Il sig. Lopez, ha avvisato così Gianluca Congi, noto esperto di animali selvatici ed in servizio nella Polizia Provinciale, lo stesso Congi, che salva serpenti, mammiferi e uccelli da tantissimi anni, questa volta nulla ha potuto, consigliando di segnalare il fatto ai Vigili del Fuoco. I pompieri sono prontamente giunti dal distaccamento di San Giovanni in Fiore, guidati dal capo squadra Gianni Gallo. Due giorni dopo, un altro enorme sciame di api è stato segnalato a ridosso dell’antica Abbazia Florense, dove si erano radunate migliaia di piccoli insetti alle mura di una casa abitata. Anche in questo caso, sono giunti sul posto i Vigili del fuoco di San Giovanni guidati dal capo squadra esperto Giovanni Talerico. In entrambi casi, a prelevare con tanta cura e delicatezza le api è stato Rubino Giordano, un esperto che si occupa di questi animali. Il giovane Rubino Giordano, originario di Napoli ma da tanti anni residente con la famiglia a San Giovanni, militare nella vita quotidiana, non ha esitato ad intervenire a supporto dei pompieri grazie all’adeguata attrezzatura e con i mezzi idonei per tali operazioni, mettendo in salvo gli animali che sono stati semplicemente trasferiti, in assoluta sicurezza, verso luoghi più sicuri. Migliaia e migliaia di api, animali utilissimi all’ecosistema e alla vita sul pianeta, quindi anche all’uomo stesso, sono state così soccorse grazie anche alla sensibilità dei cittadini che hanno effettuato le segnalazioni. Un’altra bella lezione di civiltà e di amore per il territorio direttamente dal cuore della Sila.

(A.Mancina)