SAN GIOVANNI IN FIORE – “Due anni fa, di questi tempi, i sindaci della Comunità del Parco Nazionale della Sila mi hanno eletto nel Consiglio d’Amministrazione dell’Ente. Da allora, per via di una gestione commissariale infinita che doveva essere straordinaria e che invece è diventata ordinaria, non ho mai potuto esercitare l’importante ruolo al quale ero stato eletto.
Ho appreso dagli organi di stampa che ieri l’altro il Ministero dell’Ambiente, al posto di nominare il Presidente del Parco della Sila e quindi far tornare a funzionare gli organismi democraticamente eletti, così come prevede la legge, ha deciso, ancora una volta, di nominare un nuovo Commissario.
Conosco da anni il Colonnello Francesco Curcio. È persona seria e per bene. È un grande conoscitore del Parco della Sila. Un grande professionista. Al Colonnello Francesco Curcio faccio gli auguri più sinceri di buon lavoro.
Un grazie di cuore alla professoressa Sonia Ferrari per l’ottimo lavoro svolto in questi anni.
Continuare, però, a far finta di nulla non è nel mio costume. Non posso far parte di un Ente senza né arte né parte.
Volevo rappresentare l’intera comunità in un organismo che doveva essere collegiale e democratico e che non lo è più da anni per scelte incomprensibili anche del passato Governo.
Per questo motivo ho rassegnato le mie dimissioni da componente del Consiglio d’Amministrazione del Parco. Non me la sento più di far finta di nulla e continuare rivestire un ruolo in un organismo fantasma. Tutto ciò lo devo alla Comunità del Parco e poi a me stesso.”

 

Giuseppe Belcastro