Il preside Granato ha pubblicato su Facebook la sua lettera di dimissioni dall’ Assemblea dei Soci del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti.
Sta ingenerando, come era prevedibile, tanta confusione. Le dimissioni sono interpretate come l’esplosione di un  dissidio interno al Centro.  I giudizi espressi nella lettera sulle autorità ricevute , definite “insulsi assessori e  personalità regìonali”
, e sulle amministrazioni Giuseppe Belcastro e Rosaria Succurro sono frutto di una valutazione individuale di Granato e non dell’Assemblea dei Soci .
Le Amministrazioni Comunali , tutte, ci hanno garantito la permanenza gratuita nella sede più prestigiosa del comune di San Giovanni in Fiore, l’intero ultimo piano dell’ ala conventuale est dell’Abbazia Florense. Abbiamo chiesto all’amministrazione un ulteriore locale per i libri d’archivio, prima allocati nella Ced Dema.
Il socio Granato è stato incaricato di seguire la trattativa ; l’esito non è stato  positivo.
Per risolvere il problema abbiamo incontrato il Sindaco  giorno 30 giugno ed è stata individuata la soluzione con l’impegno della  concessione in uso di un locale.
I rapporti fra le  Amministrazioni Comunali ed il Centro sono  caratterizzati da rispetto istituzionale ed autonomia;
non si tratta di “quieto vivere” ma del riconoscimento di funzioni e ruoli diversi.
Il linguaggio utilizzato da Granato non appartiene alla storia ed alla tradizione culturale del Centro.
Ne prendiamo le distanze.

Giuseppe Riccardo Succurro
Presidente del Centro Studi