Si è svolto a Napoli dal 26 al 29 settembre il XX CIO (Convegno Italiano di Ornitologia), l’appuntamento biennale per gli studiosi di uccelli. L’evento è stato organizzato dal CISO (Centro Italiano Studi Ornitologici) e dall’Associazione ARDEA con il supporto della Città Metropolitana di Napoli e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli: fitta l’agenda di appuntamenti, che si sono tenuti tra il Centro Musei delle Scienze Naturali della Federico II, il Complesso monumentale Donnaregina, la Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli (Accademia Pontaniana) e la Società dei Naturalisti di Napoli, in pieno centro storico. Molto graditi sono stati i contributi dalla Sila, grazie al lavoro di Gianluca Congi, apprezzato e appassionato ornitologo. Dopo il libro sugli uccelli della Sila edito dall’ente parco della Sila e pubblicato pochi mesi fa, frutto di 21 anni di osservazioni, Gianluca Congi approda alla più importante kermesse del settore, dove è presente il gotha degli studiosi di uccelli e con la partecipazione di diversi altri studiosi provenienti dall’estero. Congi, due anni fa, al XIX CIO di Torino, aveva proposto un importante lavoro sulla nidificazione della Passera scopaiola in Sila, all’estremo limite meridionale per la riproduzione. Questa volta, sempre dalla Sila, sono stati proposti tre poster che resteranno esposti fino alla fine di ottobre presso il Museo di Zoologia dell’Università Federico II, in via Mezzocannone n. 8 a Napoli e riguardano la nidificazione della Tortora dal collare a San Giovanni in Fiore (sono le prime documentate su questo territorio oltre che si trovano alle quote più elevate dell’Appennino italiano), la nidificazione del Gruccione in Sila (le prime a essere state scoperte nelle aree interne calabresi e in Italia oltre i 1000 m e attualmente con le colonie stabili, pur se con un numero variabile di coppie, alle quote più elevate) e la nidificazione del Gabbiano reale sul lago Arvo (un altro inedito e che colloca il lago silano tra i siti di riproduzione alle quote più elevate d’Italia), i predetti lavori sono pertinenti rispettivamente al comune di San Giovanni in Fiore, Celico e Aprigliano, tutti sulla Sila Grande in provincia di Cosenza. Tre inediti e importanti contributi i cui studi in alcuni casi sono iniziati il lontano 2003 e che hanno avuto gli apprezzamenti dei più autorevoli ornitologi italiani. Sono stati già pubblicati come abstract in un libro scaricabile dal sito del XX CIO. Il sindaco della cittadina silana Giuseppe Belcastro, per l’occasione ha voluto inviare i saluti e i ringraziamenti istituzionali: “Ringrazio il nostro bravissimo ornitologo Gianluca Congi, per il suo impegno spassionato e per le sue ricerche che porta avanti da tantissimi anni con serietà e grande competenza, un modo positivo per far conoscere a tutti le ricchezze naturalistiche della Sila e della sua città San Giovanni in Fiore. I suddetti lavori hanno avuto l’affiliazione della stazione ornitologica calabrese e il patrocinio dell’ente Parco nazionale della Sila, a cui vanno i miei ringraziamenti per aver supportato il prezioso lavoro del nostro concittadino”. Durante il XX CIO, Gianluca Congi ha incontrato molti ornitologi con i quali da tempo è in stretto contatto, in primis Pierandrea Brichetti, ha donato inoltre alcune copie del suo libro sugli uccelli della Sila al prof. Giuseppe Bogliani, direttore del CISO (Centro Italiano Studi Ornitologici) al fine di collocare una copia del testo presso la Biblioteca della SISN (Società Italiana Scienze Naturali), ospitata presso il Museo di Storia Naturale di Milano mentre un’altra servirà per la recensione che sarà pubblicata a breve sulla più famosa rivista scientifica del settore. Nei prossimi mesi, all’interno di importanti riviste di ornitologia, saranno pubblicati diversi contributi già accettati, che riguarderanno studi, ricerche e osservazioni condotte sugli uccelli della Sila, un impegno costante che certamente pone Gianluca Congi tra i maggiori conoscitori dell’ornitofauna del grande altipiano silano.
La redazione de Il Quindicinale