La creatività nel calcio giovanile serve per affrontare le varie situazioni di gioco che si presentano, e di risolverle e superarle con giocate autentiche ed efficaci.

Migliorare la creatività dei piccoli calciatori dipende molto dall’ambiente in cui si vive e dai condizionamenti sociali e dalla loro imprevedibilità.

L’educatore-istruttore deve saper gestire i giocatori creativi o pieni di fantasia, facendo sentire loro la stima e di potersi muovere nel campo liberamente, esprimendo tutta la loro forza e capacità di gioco.

In questo caso la motivazione, l’autostima, la fiducia dei compagni sono essenziali nel riuscire a compiere gesti o giocate geniali. I ragazzi durante le loro esercitazioni devono avere piena autonomia nelle loro scelte, pur di realizzare giocate poco idonee.

Affrontare le esercitazioni con scelte veloci, efficaci e affidandosi anche alla casualità, rappresenta un vantaggio per apprendere nuove soluzioni di gioco sempre più variabili.

La creatività non deve essere fine a se stessa, come le esibizioni da circo, ma realizzare il gol con giocate splendide e imprevedibili.

Bisogna far scoprire ai ragazzi stessi, le miriadi di giocate che possono eseguire facendoli ragionare senza offrire loro allenamenti precostituiti.

Lasciamo giocare i ragazzi nel prendere decisioni, senza avere dei comportamenti sbagliati nei loro confronti. Gioco e creatività camminano di pari passo, infatti, i ragazzi sono capaci di eseguire giocate con un pallone miliardi di volte senza annoiarsi mai, migliorando la creatività del pensiero.

Il saper giocare da parte dei giovani calciatori dipende molto dall’istruttore, nel presentare situazioni di gioco dove loro stessi sono protagonisti con libertà di pensiero.