Lucia lucente


Con profonda mestizia e tanta malinconia, salutiamo Giovanni Belcastro, per tutti semplicemente “Giannino.”Dopo lunga sofferenza, affrontata con grande forza d’ animo, se ne è andato in punta di piedi, come sanno fare solo le anime gentili, quelle che lasciano un’impronta indelebile nella memoria collettiva.
Uomo solare, disponibile, era l’amico di tutti , presenza viva, sorriso sempre pronto, parola, che sapeva accogliere, mano tesa senza riserve.
Giannino non si limitava a vivere: irradiava. Le sue giornate erano fatte di gesti semplici , eppure carichi di significato: un saluto sincero, una risata condivisa, un aiuto offerto senza clamore. Il suo passaggio tra noi ha lasciato dietro di sé scie di benevolenza, semi di umanità piantati nei solchi della quotidianità.
C’era in lui un’arte rara: quella della vicinanza. Sapeva farsi prossimo, ascoltare davvero, trovare le parole giuste o il silenzio necessario. La sua era “ ars sapiens” del cuore, che non si apprende sui libri, ma nella scuola della vita, vissuta con autenticità.
Ora che il suo sorriso non si affaccerà più all’angolo della strada, ora che il suo passo non riecheggerà tra le vie del paese, resta il vuoto. Ma un vuoto colmo di memoria, di gratitudine, di affetto incancellabile.
E mentre lo salutiamo, con occhi velati e cuore spezzato, ci scopriamo custodi di ciò che Giannino ha saputo insegnarci: che la gentilezza è rivoluzionaria, che la disponibilità è dono e che l’amicizia vera sa superare persino il confine della morte.
Ciao Giannino, anima luminosa! Il tuo sorriso ci accompagnerà ancora, come un sole che non tramonta.