Brutto episodio ai danni di un malato oncologico di San Giovanni in Fiore,  di 81 anni che ogni mattina deve recarsi dal grosso centro silano fino al Policlinico di Germaneto di Catanzaro per una brutta malattia.

Ebbene, accompagnato da un’associazione di volontari, dopo un viaggio interminabili di quasi 100 chilometri all’andata e altrettanto al ritorno, come fa ogni santa mattina, una volta arrivato presso il Reparto Oncologico del Germaneto di Catanzaro, si è sentito dire: “Ci dispiace, oggi il reparto è chiuso perché è la festa patronale. Si ripresenti domani”!

Al signore e ai suoi accompagnatori tutti volontari non è rimasto altro che fare dietro front e rifarsi i 100 chilometri per ritornare sui monti della Sila.

E dire che il giorno prima, alla fine del ciclo di chemioterapia, il personale tutto aveva salutato il signore di San Giovanni in Fiore con un cordiale: “Ci vediamo domani, stia bene”!

I volontari dell’associazione riferiscono anche che, come il signore di San Giovanni in Fiore, c’erano tanti altri pazienti oncologici, provenienti da ogni parte della Calabria, che hanno dovuto fare marcia indietro, perché il reparto era chiuso, perché era la festa patronale.

A questo punto, noi, come tutti i pazienti, che son dovuti ritornare indietro, dopo chilometri e chilometri di sofferenza, non si poteva dire loro di non venire il giorno dopo perché c’era la festa patronale e il reparto sarebbe restato chiuso?