RIFONDAZIONE COMUNISTA: HUB A COSENZA E POLICLINICO A RENDE
Il Consiglio Comunale di Rende, convocato con un’urgenza eccessiva — tale da impedire la partecipazione di alcuni consiglieri, tra cui la nostra — ha adottato all’unanimità un ordine del giorno dal contenuto e dalla forma paradossali, recante la dicitura: “Realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza” (a Rende!). Inadeguatezza di forme, tempi e dibattito democratico intorno alla questione, dentro e fuori il consiglio, appaiono di una gravità sconcertante e paradossale. Perché questa improvvisa accelerazione da parte del Comune di Rende? In che modo l’INAIL potrebbe finanziare un nuovo ospedale a Rende, atteso che le decisioni precedenti ne prevedevano la costruzione a Cosenza, nell’area di Vagliolise?
L’inaspettata convergenza politica tra Occhiuto, Principe, Bilotti e Ghionna — quest’ultimo presumibilmente assente in aula per motivi personalistici, essendo membro della commissione di gara — sostenuta dall’uscente rettore dell’Unical, rischia di generare un preoccupante caos politico e istituzionale e di rallentare o compromettere sia la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza sia quella del futuro policlinico universitario.
È bene ricordare che l’attuale Ospedale dell’Annunziata soffre di gravi criticità strutturali: posti letto insufficienti, spazi angusti e inadeguati, difficoltà nel garantire standard di sicurezza e igienico-sanitari. Alla luce di tali problemi, la realizzazione di un nuovo Hub ospedaliero a Cosenza — come già previsto dagli accordi e secondo elementari principi di pianificazione sanitaria — rappresenta una necessità urgente e non più rinviabile. Tale intervento realizzato in una zona baricentrica e facilmente raggiungibile con i trasporti pubblici offrirebbe anche un’importante occasione di riqualificazione urbana per un quartiere, quello di Vagliolise, da troppo tempo trascurato dalle istituzioni.
L’alternativa tra nuovo ospedale cittadino e la costruzione di un policlinico universitario ad Arcavacata è chiaramente una finta alternativa dal momento che le due strutture risponderebbero a funzioni diverse e complementari e attingerebbero nella realizzazione, almeno sulla carta, a canali di finanziamento diversi. Le polemiche campanilistiche sulle due sponde del Campagnano oscurano le reali esigenze dei calabresi e delle calabresi. Un qualsiasi nuovo ospedale, per quanto moderno e tecnologicamente avanzato, non potrà risolvere le carenze del sistema se non sarà accompagnato da un piano di assunzioni stabile e strutturale: senza medici e operatori adeguati, si rischia di continuare a costruire solo cattedrali nel deserto. Un sistema sanitario efficace deve assicurare prossimità, tempestività e continuità assistenziale su tutto il territorio. I calabresi e le calabresi vogliono l’Hub ospedaliero a Cosenza, il policlinico ad Arcavacata e molto di più: case della cura, consultori, guardie mediche e altre strutture sanitarie ben presidiate su tutto il territorio per evitare la strage quotidiana di malasanità.
Riteniamo pertanto inadeguato e fuorviante il livello del dibattito emerso in Consiglio comunale a Rende ed in generale quello in essere sulla carta stampata e sui social. La salute dei cittadini non può essere subordinata a tatticismi, campanilismi o interessi estranei al bene collettivo.
Così come ci siamo espressi contro fusioni di comuni imposte dall’alto in nome dell’interesse generale, nello stesso modo respingiamo decisioni in materia sanitaria prive di un reale confronto democratico. Solo attraverso sinergia, trasparenza e cooperazione tra i territori sarà possibile costruire una sanità calabrese equa, efficiente e degna dei cittadini e delle cittadine che ne devono usufruire. L’ormai famigerato metodo Occhiuto, condiviso ora da Principe, Leone e loro sodali, basato sulla forzatura e sulla prepotenza impiegate nell’utilizzo dei poteri derivanti dal ruolo istituzionale svolto hanno creato e continuano a creare soltanto problemi nella vita dei calabresi e delle calabresi.
La segreteria provinciale di Cosenza e il circolo area urbana Cosenza-Rende del Partito della Rifondazione Comunista

