COMUNICATO STAMPA
Settimo appuntamento della Decina 2025 del Premio Sila
Pier Paolo Di Mino affascina il pubblico cosentino: alla Feltrinelli, un viaggio nell’Infanzia di Hans
La libreria Feltrinelli di Cosenza, gremita di lettori e curiosi, ha ospitato ieri il settimo incontro dedicato alla Decina 2025 del Premio Sila. Protagonista assoluto della serata è stato Pier Paolo Di Mino con il suo romanzo “Lo splendore – L’infanzia di Hans”, edito da Laurana.
Un racconto d’impianto ottocentesco, pervaso dalla presenza vibrante di Dio, che attraversa ogni pagina e si fa portavoce di verità antiche e di una genealogia che, tra abeliani e cainiti, narra il destino di generazioni in bilico tra realismo e simbolismo.
A moderare l’evento, Daniele Garritano, che ha guidato l’autore in un dialogo ricco di spunti filosofici e letterari, svelando i retroscena di un’opera ambiziosa, prima di una serie di sette volumi.
Una conversazione che è scivolata naturalmente dalla letteratura alla filosofia, rivelando le architetture nascoste dietro le pagine del romanzo.
L’avvocato Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila, ha commentato: «Con autori come Di Mino, il Sila conferma la sua missione: valorizzare chi unisce profondità filosofica a una narrazione avvincente. E questo libro dimostra che la grande letteratura può ancora interrogare e commuovere».
Gemma Cestari, direttrice del Premio Sila, ha introdotto l’evento con una riflessione: «“Lo splendore” è un viaggio audace, dove passato e presente si intrecciano in una trama che supera ogni convenzione. Di Mino ci ricorda che ogni storia è un frammento di una verità universale. Leggendolo, si è colti da continui déjà-vu, come se ci raccontasse qualcosa che già conoscevamo, ma che avevamo dimenticato».
Un viaggio tra simboli e cosmologie
Durante la serata, Pier Paolo Di Mino ha saputo svelare le radici del suo progetto narrativo – un percorso che richiama con forza i vecchi miti e i grandi scritti, dalla Cabala all’ippocratica scienza del sentire.