È Carmine Abate a conquistare la 68ª edizione del prestigioso “Premio Nazionale Letterario Pisa “per la narrativa con il suo romanzo “Un paese felice”,pubblicato da Mondadori. Un riconoscimento , che celebra non solo un’opera letteraria di straordinaria potenza emotiva, ma anche l’impegno di un autore, che ha fatto della memoria e della denuncia civile i pilastri della sua produzione artistica.
Al centro del romanzo si staglia Eranova, un paese distrutto, per far posto a un progetto mai realizzato: il quinto centro siderurgico, metafora di promesse mancate e devastazioni inflitte a territori e comunità. Con una scrittura, che si muove tra lirismo e denuncia, Abate intreccia le storie degli abitanti di Eranova in una trama, che sa essere insieme racconto d’amore e grido di rabbia, canto di perdita e inno alla speranza.
La vicenda prende vita tra i resti di un paese fantasma, dove le voci del passato sembrano ancora riecheggiare tra i tronchi abbattuti di 700 mila alberi, vittime silenziose di una modernità, che , spesso, avanza, a colpi di scure della devastazione. Nel dolore di quella terra ferita si insinua, però, un germoglio di speranza, come a indicare che, dalle radici recise, può sempre nascere una nuova primavera.
Il Premio Pisa, tra i più longevi e prestigiosi del panorama culturale italiano, conferma, così, la sua vocazione a premiare opere, che sappiano leggere presente e passato con profondità e coraggio. La giuria, composta da eminenti figure del mondo letterario, ha scelto “Un paese felice” per la sua capacità di raccontare la fragilità e la forza dell’essere umano, restituendo al lettore una visione lucida e, al tempo stesso poetica, di un tema quanto mai attuale: il rapporto tra uomo, natura e progresso.
La cerimonia di premiazione si è tenuta ieri, 14 Dicembre, alle ore 17 presso il suggestivo Palazzo Gambacorti, cuore pulsante della città di Pisa. Un appuntamento aperto al pubblico, che si è svolto in un clima carico di emozione e riflessione, con l’autore che ha offerto ai presenti uno sguardo privilegiato sulla genesi e sul messaggio della sua opera.
Carmine Abate, con questo ulteriore riconoscimento, si conferma una delle voci più autentiche e vibranti della narrativa italiana contemporanea. La sua penna, intrisa di memoria e visione, ci ricorda che, dietro ogni storia c’è un paese e dietro ogni paese c’è l’ umanità, con le sue sofferenze e i suoi problemi, ma anche con la forza indomita di ricominciare , dopo ogni sconfitta.

                                                      Lucia Lucente