La magia del presepe vivente a San Giovanni in Fiore
Lucia Lucente
Nella nostra isola pedonale, nell’ ambito dei festeggiamenti del Natale florense e in
un’atmosfera serena e festosa, ieri pomeriggio, dalle 15:00, si è vissuta la magia del presepe vivente, realizzato dai bambini della scuola dell’Infanzia IC”Dante Alighieri” di San Giovanni in Fiore. Lungo il percorso, gli spettatori sono stati condotti attraverso la storia millenaria della Natività.
Una capanna ben realizzata ospita la Sacra Famiglia. Pastori, intenti alle loro attività quotidiane, arricchiscono la scena.
Tutto intorno, artigiani e mercanti, in costumi tipici, fanno rivivere il nostro folklore: la fabbricazione di oggetti di vario genere, la produzione di pani fragranti e di dolci tradizionali.
Gruppi di angeli appaiono radiosi e leggeri, diffondendo l’annuncio della nascita del Salvatore.
La stella cometa domina il cielo, illuminando il percorso dei Re Magi in lontananza. Vestiti con ricche tuniche e portando doni preziosi, essi seguono la stella, per raggiungere il neonato Re dei Re.
L’ atmosfera è animata da cori angelici e musica che riproduce le melodie natalizie, avvolgendo il pubblico in una colonna sonora di celebrazione e gioia. La luce crepuscolare accentua l’ aura magica, mentre il profumo di incenso e mirra sembra pervadere l’aria.
Il presepe vivente non è solo uno spettacolo visivo, ma un’esperienza suggestiva che trascina gli spettatori in un viaggio nel tempo, celebrando l’essenza della festività e la bellezza della storia della Natività. Con le varie figure rappresentative, trasmette un qualcosa di soprannaturale, che cattura il senso di meraviglia e speranza associato al Natale. Ogni personaggio contribuisce a creare un’immagine di calma e serenità, portando con sé un fascino intrinseco, che unisce tradizione e spiritualità.
In un mondo, in cui i conflitti sembra non abbiano mai fine e nel quale narcisismo e manie di protagonismo sono dominanti, il messaggio di Cristo, quel Dio che si è fatto uomo , per salvare il mondo ed essere dalla parte degli umili e diseredati, continua ad affascinare e commuovere anche coloro i quali si illudono di non credere in una dimensione che superi l’immanenza e si proietti nel mondo sconosciuto, ma affascinante, della trascendenza. È l’ eterno desiderio dell’ essere umano di superare i propri limiti ed ampliare i propri orizzonti, quello che spinse Icaro ad emulare il volo degli uccelli e Ulisse a oltrepassare le temute Colonne d’Ercole.