Da sempre indipendente, si rivela una finestra aperta sulla nostra comunità.
Lucia Lucente
Abbiamo raggiunto la maggiore età. Diciotto anni: un traguardo che, per molti, segna l’inizio della piena consapevolezza, della maturità conquistata, passo dopo passo. Così anche” Il Quindicinale”, giunto a questo prestigioso traguardo, si specchia nel proprio cammino e scorge un sentiero costellato di difficoltà affrontate con coraggio, ma anche di gioie autentiche, di conquiste, che hanno reso ogni fatica degna d’essere vissuta.
Non sono mancati ostacoli né voci critiche, eppure – forse proprio grazie a queste – la nostra identità si è forgiata più salda, più limpida, immune da compromessi. “Il Quindicinale”
è nato e rimane libero, indipendente nello spirito e nella sostanza, immune da pressioni politiche o da condizionamenti d’interesse. È un foglio, che respira con il respiro della sua gente, che non si piega alle convenienze, che sceglie di guardare la realtà senza filtri, con la dignità di chi sa che la verità non è merce di scambio.
In questi anni siamo stati e vogliamo continuare a essere una finestra spalancata sulla comunità sangiovannese: un varco di luce attraverso cui scorrono le storie del nostro tempo, le ombre delle difficoltà economiche e sociali, ma anche i colori vividi delle tradizioni, la musica antica dei canti popolari, il profumo delle feste, che sanno di pane, vino e memoria. Abbiamo raccontato la vita, quella vera, con le sue pieghe amare e i suoi improvvisi bagliori di felicità; abbiamo custodito la voce della nostra terra come si custodisce un’eredità preziosa.
Non pretendiamo di essere amati da tutti né lo vogliamo: sarebbe illusione e non verità. Ci basta sapere che, grazie alle nostre pagine, chi è lontano può ancora sentirsi vicino; che c’è chi, leggendo i nostri racconti, ritrova il suono familiare delle campane, il volto amico di una piazza, il calore di un tramonto, che somiglia a quelli dell’infanzia. Se, attraverso noi, qualcuno riesce a sentirsi un po’ a casa, allora la nostra missione non è stata vana.
Perché “Il Quindicinale “non è solo carta e inchiostro: è memoria che respira, voce che unisce, specchio, che riflette la vita di un popolo. E se oggi compiamo diciotto anni, non è un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio. Continueremo a camminare, con passo fermo e sguardo limpido, lungo la strada, che ci conduce sempre a voi, lettori e compagni di viaggio, nella certezza che il nostro racconto sia
e resterà, la cronaca viva di una comunità, che non smette di esistere e di sognare.