Un eroe di speranza tra le terre africane
Lucia Lucente
Nelle pianure remote del Burundi, Paese dell’Africa orientale nella regione dei Grandi Laghi, la figura di don Battista Cimino emerge come un faro di luce in un mare di sofferenza e speranza. La sua vita è un poema di dedizione e amore incondizionato. Sin da piccolo, toccato da vicino dall’ endemico dramma dell’ emigrazione, ha sentito forte l’ anelito ad un’ esistenza dedicata agli ultimi, derelitti ed oppressi. Sacerdote a Bianchi, Panettieri, Mendicino e San Giovanni in Fiore, ha vissuto tali esperienze quasi come periodi transizione verso un disegno più grande: abbracciare una missione ardua, quella che lo avrebbe portato nelle viscere dell’Africa, nel Burundi straziato dai conflitti etnici e dalle piaghe della povertà. Era l’inizio degli anni ’90, quando i suoi piedi toccarono, per la prima volta, quel suolo, segnando l’inizio di un’epopea di fede e coraggio.
Ivi, don Battista non si limitò a esercitare il suo ministero, ma divenne una mano tesa verso coloro che il mondo aveva dimenticato. Avviò progetti, per sfamare gli affamati, illuminare le menti dei bambini e lenire le sofferenze dei malati. La sua azione era un canto d’amore, un poema di generosità, che risuonava nelle lande desolate di quella terra martoriata.
In quegli anni, la vita del nostro missionario è stato un cammino su un filo teso tra la vita e la morte. Minacciato dai gruppi armati, testimone di violenze indicibili, ferito ad una mano, egli non vacillò mai nella sua missione. Con una fede incrollabile, affrontò ogni pericolo, ogni notte di terrore, ogni ombra di morte con il cuore saldo e lo sguardo rivolto al cielo. La sua presenza tra il popolo burundese era un’ancora di salvezza, una promessa di pace in un mare di sofferenza e dolore.
Dopo alcuni lustri di instancabile servizio, don Battista ha fatto ritorno in Italia, portando con sé le cicatrici invisibili di una vita vissuta al servizio dell’umanità. Ma la sua missione non si è conclusa con il ritorno: egli continua a sensibilizzare i cuori e a raccogliere fondi per i progetti che ha avviato, in modo particolare per un’associazione chiamata “Stella Cometa” , che si occupa di aiutare i bambini bisognosi. La sua voce, intrisa di storie di sofferenza e redenzione, è un richiamo alla solidarietà e all’ amore tra tutti i popoli del mondo, pur nelle diversità etniche e religiose.
La vita di don Battista è un affresco di dedizione, un canto poetico che ispira e commuove. È la storia di un uomo che ha scelto di donarsi completamente, di vivere accanto ai più deboli e di portare luce dove c’era oscurità. Tuttora, dal cuore della nostra terra, egli continua la sua missione, unendo le mani in una preghiera senza fine per il popolo burundese , per il Kenia e tutti i popoli martoriati da guerre, carestie, epidemie, fame.
Sono questi gli eroi silenziosi, che incarnano il vero spirito della missione cristiana. Il loro
esempio di vita è un invito a tutti a guardare oltre i confini angusti del nostro mondo, a tendere una mano di fratellanza e a non dimenticare mai che l’amore e la fede possono trasformare anche le tenebre più fitte in luce divina.
Auguri di buon compleanno e ancora lunga vita al grande missionario, orgoglio della nostra comunità!