“Il coraggio delle madri”: grande successo all’Auditorium Guarasci dell’iniziativa dedicata al ruolo fondamentale delle donne

Succurro: «Un’iniziativa che ho fortemente voluto, perché le madri sono il cuore pulsante delle famiglie e della comunità»

 

Nella grande Sala dell’Auditorium “A. Guarasci” si è svolta questa mattina un’importante e significativa iniziativa di fronte a una platea gremita di studenti dei Licei Telesio, Scorza e Gioacchino da Fiore, dedicata al valore e al coraggio delle donne e delle madri, un omaggio alle radici ancestrali e alla forza che nasce dall’amore.

L’evento, a cura della Provincia di Cosenza e che si è avvalso del prezioso contributo del giornalista Arcangelo Badolati (progetto Cultura e Legalità), ha rappresentato un momento di riflessione e testimonianza sul ruolo fondamentale delle donne nella storia, nella società e nel percorso di lotta contro ogni forma di criminalità organizzata.

In apertura i saluti istituzionali della Presidente della Provincia, Rosaria Succurro, che si è detta onorata di contribuire a questa importante occasione di memoria e di impegno civile.

«”Il coraggio delle madri”: s’intitola così l’iniziativa da me fortemente voluta per celebrare il ruolo fondamentale delle donne e delle madri nella nostra società, riconoscendo il loro coraggio, la loro forza e il loro impegno quotidiano perché le madri sono il cuore pulsante delle famiglie e della comunità e la loro resilienza e dedizione devono essere valorizzate e ricordate» – ha aggiunto la Presidente.

Il pensiero di Rosaria Succurro è andato innanzitutto a Renato Lio, appuntato dei Carabinieri, un uomo che ha servito lo Stato con grande onore e senso del dovere e che cadde  per mano della ‘ndrangheta il 20 agosto del 1991, durante un posto di blocco a Soverato.

«Il titolo di questa giornata, “Il Coraggio delle Madri”, ci riporta all’essenza di una forza capace di superare ogni ostacolo. È il coraggio di chi, malgrado il dolore, crede ancora nella giustizia, nella verità, nell’amore per i propri figli e per la propria terra. È il coraggio di Anna De Luca, che, come Felicia Bartolotta, compianta madre di Peppino Impastato, con dignità porta avanti la memoria del suo familiare e pensa al figlio rimasto in vita, senza cedere alla paura. La sua forza ci insegna che cosa significhi tenere alta la testa e non arrendersi di fronte alla prepotenza. Ricordando che oggi è un giorno di memoria collettiva per l’intero Paese. Il 9 maggio del 1978 segna difatti una pagina tragica della storia italiana: l’assassinio di Aldo Moro, statista e uomo di dialogo, sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse dopo 55 giorni di prigionia. Nello stesso giorno, a Cinisi, la mafia spezzava la vita di Peppino Impastato, giovane giornalista e attivista».

Avvincente il racconto di Arcangelo Badolati, un vero e proprio viaggio culturale nel tempo  ragionato e nel contempo appassionato e impreziosito dalle letture dei testi di Ungaretti, Pasolini, Alvaro, Goran, Quasimodo, Luzzi e Fallaci da parte dell’attrice napoletana Eva De Rosa e cosentina Emilia Brandi.