Blitz della POLIZIA PROVINCIALE nell’hinterland cosentino: sequestrati 7 pitbull e vari attrezzi. L’ombra dei combattimenti illegali!!!

Gli agenti della Polizia Provinciale dipendenti dal Comando di Cosenza e dal distaccamento di S. Giovanni in Fiore, in un blitz accuratamente pianificato, hanno sequestrato a Mendicino, alle porte di Cosenza, 7 cani di razza pitbull e strumenti di allenamento, attrezzi che si ritengono finalizzati verosimilmente per favorire il combattimento tra animali, tra cui una pelle di animale selvatico, un collare piombato, una struttura in legno per legare i cani, uno strumento costruito artigianalmente usato per legare i cani femmina in modo da tenerli fermi per l’accoppiamento e addirittura due tapis roulant per allenare i cani.

Un uomo di 42 anni è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria in violazione all’articolo 544 ter del Codice penale.

La Polizia Provinciale è intervenuta a seguito della segnalazione del Movimento “Stop Animal Crimes Italia”. Il Blitz è scattato giovedì 13 maggio e gli agenti, alla presenza delle veterinarie Tiziana Bonofiglio e Francesca Mazzarone dell’Unità operativa Igiene urbana veterinaria dell’Asp di Cosenza, hanno potuto verificare lo stato in cui vivevano questi animali. Chiusi in spazi angusti, in box privi anche di acqua, un cucciolo di pitbull era legato a una catena troppo corta e quindi non regolamentare, alcuni erano palesemente denutriti, con cicatrici e ferite al volto.Si tratta di elementi chiaramente riconducibili al maltrattamento di animali.

Gli animali sequestrati sono stati visitati dai veterinari dell’Asp e trasportati in una struttura per essere curati.

Secondo “Stop Animal Crimes Italia”: “Un esemplare in particolare presentava ferite e cicatrici al volto ed era palesemente denutrito che, unitamente al ritrovamento di 2 tapirulan e un attrezzo usato per l’accoppiamento forzato dei cani, fanno ritenere che i cani fossero destinati ai combattimenti clandestini. Infatti, sono stati trovati 2 tapirulan costruiti artigianalmente di nuova costruzione usati per “allenare” i cani pitbull utilizzando esche quali parti di cinghiali; rinvenuto anche uno strumento rudimentale usato per legare le femmine tenendole ferme al fine di farle accoppiare con i maschi. Gli animali sono stati posti in sequestro e condotti in struttura idonea per essere curati e gli strumenti di tortura posti in custodia presso gli uffici della Polizia Provinciale“.