La capacità di prestazione di un giovane calciatore è rappresentata da un processo che tende al miglioramento del funzionamento muscolare, nervoso e organico.
Oltre che dal patrimonio genetico, una serie di fattori innati e dall’ambiente (habitat, socio economico, opportunità….). Ogni singolo bambino presenta un potenziale diverso, che è soggetto alle esperienze di cui potrà disporre.
Il suo potenziale sviluppo sarà maggiore, poichè tutti quelli che si occuperanno dei suoi apprendimenti (genitori, insegnanti, istruttori) formeranno quelle opportunità di cui necessità nel seguito della propria crescita.
Il giovane atleta necessità di un’attività preparatoria generale che fa riferimento alle abilità motorie di base per poi passare alle varie forme di preparazione specifica.
L’istruttore deve sempre tenere presente, che nell’arco di una programmazione annuale o di un allenamento, oppure di un esercizio, il lavoro svolto deve essere seguito in progressione, quantitativamente all’inizio e qualitativamente in fase più avanzata, secondo le capacità di prestazione dei soggetti.
L’età migliore in cui si sviluppano le abilità motorie di base (schemi motori di base) e fino ai 6-7 anni circa. Gli schemi motori di base si dividono in tecnici come: camminare, colpire, lanciare, afferrare, saltare etc., e tattici come: saper difendere e attaccare uno spazio, saper distribuire uno sforzo, gestire uno spazio da soli o con altri.
Rappresentano il pilastro per affinare altri processi di maturazione senza i quali non si può imparare per esempio nel gioco del calcio il palleggio, il dribbling, attaccare, difendere, fintare e così via.
Si può affermare che durante le fasi di allenamento gli esercizi proposti servono da stimolo allenante sull’organismo, il quale risponde in seguito adattandosi con cambiamenti di tipo anatomico o funzionale, permettendo il miglioramento delle prestazioni.
Per realizzare questi obiettivi si ha bisogno di un periodo abbastanza lungo e rappresentano tutto ciò che i giovani atleti sono capaci di realizzare al termine di un valido processo d’insegnamento – apprendimento.
Tutte queste considerazioni sono molto importanti specialmente per una disciplina come il calcio che è uno sport di situazione, dove gli elementi tecnici rappresentano un presupposto indispensabile per questa giovane età.