Non sempre chi incomincia a giocare a calcio seppur con dimensioni ridotte del campo di gioco, farà il giocatore professionista, l’importante è cercare di migliorare le sue capacità, di prendere coscienza di sé e di saper comunicare con gli altri.

I bambini devono essere considerati il pilastro del processo educativo, attraverso il mini – calcio (5 vs 5), per ottenere traguardi soddisfacenti. Bisogna evitare di indirizzare l’attività verso una maturazione prima del normale, dove si possono creare delle attese dannose per i bambini stessi.

Possiamo affermare che il mini – calcio è un gioco – sport di gruppo, dove il bambino impara a conoscere il proprio corpo, il mondo che lo circonda, liberandosi di quell’aggressività accumulata stando in un banco di scuola.

Il campo piccolo e il numero ridotto di giocatori fa si che il bambino, non avendo ancora sviluppato una struttura mentale adeguata, si senta un vero protagonista. Attraverso l’attività di mini – calcio si possono migliorare la flessibilità e le capacità motorie, lo schema corporeo.

Per far sì che questo accada bisogna lavorare correttamente rispettando i ritmi di apprendimento dei bambini e le loro strutture fisiche. Il compito dell’istruttore – educatore dei giovani calciatori (primi calci) è rivolto a una preparazione complessiva di base, e all’apprendimento delle abilità motorie specifiche, insegnando loro attraverso una terminologia adeguata e facendo visione delle esercitazioni da eseguire.

Cercando di creare un gruppo dove l’attività ludica la fa da padrone e dove tutti possono divertirsi non solo quelli più bravi. L’istruttore – educatore deve avere massimo rispetto dei bambini, ascoltandoli, facendoli sentire sempre in primo piano e variare costantemente gli allenamenti.

Durante le esercitazioni è importante lasciare provare liberamente i bambini, fornire gli stimoli giusti, scegliere contenuti adeguati, compiere domande esaltando le risposte corrette. Bisogna utilizzare un buon metodo d’insegnamento per fornire ai bambini un adeguato processo di apprendimento e sviluppo.

Proporre ai bambini un tipo di calcio come quello dei grandi è sbagliato, perché si tende ad anticipare i tempi, creando solo illusione. L’attività vincente potrebbe essere quella svolta in un ambiente sereno, creativo, fantasioso dove l’istruttore – educatore insegnare a vincere ma anche a perdere.