I messaggi corrono veloci sui whatsapp, poi arrivano le telefonate, le chiacchiere per strada. Il coronavirus è arrivato in città? Si, ma non da ieri, non da oggi. Nei mesi scorsi sono stati effettuati cosi pochi test alla popolazione che davvero non è possibile essere certi che il virus che sta mettendo KO l’intero mondo non sia circolato tra le persone che hanno frequentato la città.
L’estate ha portato a San Giovanni in Fiore turisti da ogni parte del mondo, soprattutto dall’Europa. Ed in particolare dalla Svizzera, dove non c’è stato alcun lockdown e dove le misure anti contagio sono state minime rispetto alle nostre in Italia da marzo in poi. La movida durante l’estate lunga sangiovannese non ha avuto freni: né le norme sono state così diffusamente rispettate. Non prendiamoci in giro, si poteva entrare nei locali senza mascherina o comunque con la mascherina sotto il mento. Non ovunque, certo, ma i casi di esercenti che hanno rispettato al 100% le norme non sono stati la maggioranza. Lo abbiamo visto chiaramente, facciamo un mea culpa collettivo.
Ora ci sono i primi casi di persone risultate positive al coronavirus, asintomatiche a cui auguriamo che il virus passi senza complicazioni. Alla luce di questi casi, tuttavia, parte della popolazione sta avendo una reazione spropositata, esagerata e inutile.
Come abbiamo scritto decine di volte sulla nostra pagina, avere dei casi di contagio che sono emersi non è una cosa anormale durante una pandemia. Ne è interessato tutto il mondo e, mentre scriviamo, in Italia ci sono 143 MILA persone attualmente positive al virus. A meno che San Giovanni in Fiore faccia parte di qualche altro mondo in cui ad un virus che si diffonde per via areea sia impedito l’accesso.
Piuttosto che chiederci “chi sono i positivi?” dobbiamo riscoprire il senso di comunità che non deve essere sopraffatto dal chiacchiericcio o dal panico. Sicuramente dobbiamo maturare – se non ancora lo abbiamo fatto dopo mesi di bombardamento mediatico – che siamo tutti ad altissimo rischio di prendere il covid, forse lo abbiamo avuto e non ce ne siamo accorti (asintomatici), forse lo abbiamo in corso e nemmeno ce ne accorgiamo.
Se alcune persone, per motivi di lavoro o perché presentano dei sintomi tipici, hanno poi effettuato i test specifici, possono scoprire di essere stati contagiati o meno. Ed essere positivo al covid è un motivo di cui “vergognarsi” o un motivo di “colpa” o altro? Se c’è qualcuno che lo crede, potrebbe tranquillamente andare eremita nella profonda Sila e rinfrescarsi il cervello nelle jumare. Siamo tutti potenzialmente positivi al covid e se facessero i test all’intera popolazione scopriremmo eventualmente altri casi positivi.
Chi sono i positivi? Non ci interessa per ragioni di gossip. Sicuramente – come sta assolutamente verificandosi – le persone che hanno scoperto di essere positive, provvedono ad informare le persone che sono state a contatto ravvicinato con loro che andranno in isolamento fiduciario. Nelle prossime settimane sarà ancora più frequente il verificarsi di casi positivi, perché siamo in una seconda ondata e ci sarà la possibilità di fare ancora più tamponi. Quindi non bisogna trattare le persone, che già sono preoccupate di convivere con un virus bastardo, come “untori” o come il male. Anzi, a loro e a tutti deve arrivare forte il senso di comunità, di vicinanza, di incoraggiamento a non cadere nello sconforto.
Che puoi fare (oltre ad evitare il chiacchiericcio o andare in panico) ?
- Stai a distanza dagli altri: baci e abbracci non se ne danno più; evita di fare cose futili
- Indossa la mascherina per coprire il naso e la bocca: il covid entra dal naso, dalla bocca e non dal gomito o dal mento;
- Lava spesso le mani, con il sapone e per 60 secondi (contare fino a 60 aiuta anche il cervello, sennò guarda l’orologio)
- Scarica l’app immuni se hai uno smartphone: si! è lo stesso di quello che usi con Whatsapp per juricare! Se non lo sai fare chiedi aiuto a qualcuno.
- Ricordati che potresti aver avuto il virus, potresti averlo in questo momento, potresti prenderlo fra un minuto e potresti prenderlo ancora più facilmente se non rispetti le regole.